venerdì 1 marzo 2013

Il curioso caso del M5S e i finanziamenti pubblici


Ho sempre ritenuto spinoso il problema del finanziamento ai partiti perchè se da una parte mi è sempre piaciuto poco, specialmente per l'ammontare mostruoso della cifra, dall'altra l'ho sempre visto come l'unico modo per fare politica seguendo le proprie idee cercando di mantenere i partiti indipendenti.

Per farla breve senza soldi i partiti o si aprono ad una corruzione estrema o si finanziano con le lobby, rendendo formale l'unione fra politica e mondo economico, oppure fa politca solo chi ha i soldi, tipo un tizio che dovrebbe essere il più ricco d'Italia.

Il finanziamento pubblico dei partiti è sicuramente un problema e sicuramente va discusso e modificato pesantemente, non solo riducendo l'importo ma anche introducendo rendicontazioni obbligatorie e controlli severi su dove vanno i soldi degli italiani.

Il MoVimento 5 Stelle nel suo programma chiede l'eliminazione del finanziamento pubblico con effetto retroattivo, cioè eliminando di fatto anche quando previsto per le ultime elezioni. Loro sono completamente contrari ai finanziamenti pubblici tanto da restituire il rimborso elettorale per le elezioni regionali in Emilia Romagna (http://bit.ly/12fPQz2)

Scopro cazzeggiando fra Google+ e Twitter un paio di articoli interessanti e così ho scoperto che dicono di no al rimborso elettorale ma dicono di si ai soldi pubblici. Per esempio in Piemonte dove hanno 2 consiglieri percepiscono dallo stato circa 260mila € all'anno di finanziamento finalizzati all'assunzione di collaboratori che vengono spesi per stipendiare 6 persone per un totale di 150mila € l'anno, più altri 108mila € di finanziamento per le spese del gruppo consigliare. (http://bit.ly/15n0XEf)
Fra le spese va segnalato l'ultilissimo acquisto di maschere antigas e caschetti(forse per andare in Val di Susa dai NoTAV) e di borse di canapa per 5000€ (http://bit.ly/12fSC7I)

In Emilia Romagna la situazione è simile al Piemonte anche in questo caso con 2 consiglieri regionali, dove c'è però un rendiconto più preciso e trasparente di quanto stanno facendo e di come stanno spendendo i "nostri" soldi (http://bit.ly/15n2gmJ).

A quanto pare la cosa si ripeterà in parlamento dove rifiuteranno il rimborso elettorale ma dove prenderanno di sicuro i finanziamenti per le spese. Una parte di queste spese andranno a finanziare attività di comunicazione ed editoria secondo quanto indicato da Beppe Grillo (http://bit.ly/15n7bny)

Tutto questo non fa un po' a pugni con quanto campeggia sul sito del MoVimento ovvero che loro non prendono soldi pubblici?


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