In questi giorni Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, ha dichiarato:
«Mentre il presidente Monti dice le bugie sulla crisi che sarebbe finita
ci sono persone che si suicidano. Quelle persone che si suicidano il
presidente Monti le ha sulla coscienza»
(Fonte Corriere.it )
Partendo dal fatto che personalmente ritengo ogni persona responsabile per le proprie azioni, quindi se uno si suicida lo ha deciso lui e il gesto non può ricadere sulla coscienza di nessuno, trovo la dichiarazione di Di Pietro un po' troppo forte e difficile da digerire per me.
Per prima cosa sono contrario a questa esasperazione nei toni della politica che non porta mai a nulla di buono, peggio che peggio sfruttando la morte di qualcuno alla ricerca di consenso.
Poi non bisogna dimenticare il passato, e non ci vuole molto per ricordarlo perchè basta
una ricerchina su Google per trovare su Wikipedia la pagina dedicata a "Mani Pulite" con un paragrafo che parla di quella che viene chiamata
"La stagione dei suicidi".
Usando lo stesso metro usato da Di Pietro la storia di "Mani Pulite" lo renderebbe in qualche modo responsabile dei suicidi di quel periodo, cioè quelli di Gabriele Cagliari, di Sandro Moroni e quello mai chiarito di Raul Gardini.