lunedì 16 aprile 2012

La legge di causa-effetto spiegata ai dipendenti pubblici e non

Un mesetto fa mi è stata notificata una multa dal Comune di Milano, sono un pistola e sono passato sotto un varco di quelli che controllano le corsie riservate ai mezzi pubblici.

Ho fatto una cazzata e pago.



Così oggi mi decido e vado in posta per pagare senza lamentarmi per la multa perchè ho sbagliato io e non posso incolpare nessuno.

Lo sciamano del villaggio 2.0

In questi giorni di crisi i nostri lungimiranti amministratori cercano incessantemente soluzioni razionali per affrontare al meglio i nostri problemi.

In un mondo affollato da tecnici, economisti, scienziati e medici perchè rivolgersi a loro quando c'è lo sciamano del villaggio che con un rito placa gli spiriti divini portando pace e prosperità.


Così l'Assessore al Lavoro della Regione Piemonte ha pensato bene di invitare l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, a pregare per gli imprenditori morti per la crisi e ha indicato nella Chiesa un alleato con cui collaborare. (fonte La Stampa )

Moderni sciamani in versione 2.0 vescovi e cardinali si offrono per risolvere ogni problema, e non solo di spirito, è di poco tempo fa l'invito del cardinale Giuseppe Betori a pregare per la siccità, il tutto ovviamente con i rigraziamenti della Coldiretti. (fonte La Repubblica )

Poi ci si stupisce quando un tizio preferisce la fantasiosa ipotesi della possessione demoniaca ad una banale diagnosi di uretrite e si ustiona il pene con acqua bollente con l'aiuto di moglie e figlio. (fonte Tiscali )

venerdì 6 aprile 2012

Di Pietro e i suicidi

In questi giorni Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, ha dichiarato:


«Mentre il presidente Monti dice le bugie sulla crisi che sarebbe finita ci sono persone che si suicidano. Quelle persone che si suicidano il presidente Monti le ha sulla coscienza»
(Fonte Corriere.it



Partendo dal fatto che personalmente ritengo ogni persona responsabile per le proprie azioni, quindi se uno si suicida lo ha deciso lui e il gesto non può ricadere sulla coscienza di nessuno, trovo la dichiarazione di Di Pietro un po' troppo forte e difficile da digerire per me.

Per prima cosa sono contrario a questa esasperazione nei toni della politica che non porta mai a nulla di buono, peggio che peggio sfruttando la morte di qualcuno alla ricerca di consenso.

Poi non bisogna dimenticare il passato, e non ci vuole molto per ricordarlo perchè basta una ricerchina su Google per trovare su Wikipedia la pagina dedicata a "Mani Pulite" con un paragrafo che parla di quella che viene chiamata "La stagione dei suicidi".

Usando lo stesso metro usato da Di Pietro la storia di "Mani Pulite" lo renderebbe in qualche modo responsabile dei suicidi di quel periodo, cioè quelli di Gabriele Cagliari, di Sandro Moroni e quello mai chiarito di Raul Gardini.

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