sabato 24 dicembre 2011
I ristoranti pieni e la crisi
Berlusconi ha elevato a verità qualsiasi puttanata demagogica possibile ma con i ristoranti pieni e i voli tutti prenotati ha realizzato un vero capolavoro.
Capita di sentirlo dire, basta che qualcuno non riesca a prenotare un ristorante per autorizzarlo automaticamente a smentire la crisi economica che ci sta colpendo ridicolizzando tutto e tutti.
Siamo noi i cretini che credono nella crisi anche se per andare da Milano a Roma non si trova un posto in treno o se alle vacanze non rinuncia nessuno, classici termometri per capire l'andamento economico di un paese.
E' un po' come capitare in un giorno di sole a Londra e convincersi che il clima piovoso dell'Inghilterra sia una diceria.
Ovviamente la crisi non c'è e i ristoranti sono talmente tanto pieni che il 65% dei ristoranti della provincia di Pavia è in vendita o rischia la chiusura, e credo che il dato sia simile anche in altre zone d'Italia. I ristoranti sono pieni il weekend, ma ormai praticamente vuoti in settimana e il consumo di caffè, vino e dessert è calato, per la serie mangiamo il minimo indispensabile pur di non rinunciare ad uscire a cena.
Stessa cosa per le agenzie viaggio, perchè se è vero che alle vacanze non si rinuncia, ora si punta a periodi più brevi, il weekend lungo ormai ha preso il posto della settimana, e si va di fai da te e low cost, tanto è vero che nel 2010 erano circa 3000 le agenzie di viaggio a rischio chiusura.
Sempre perchè la crisi non c'è.
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